Quando parliamo di console, ognuno di noi ha la sua preferita. Che sia uno dei primi modelli o uno dei più recenti, le console da gioco ed i rispettivi titoli hanno accompagnato la nostra infanzia, e ci accompagnano ancora oggi.
Il settore dei videogame ha da sempre rappresentato uno spartiacque nel settore multimediale. Amato dai più giovani e dagli appassionati come forma di intrattenimento vivo, è stato spesso avversato e ridotto a mero passatempo.
Ancora oggi questa disputa prosegue, e si registra un ampio e spesso aspro dibattito sulla funzione dei videogiochi nella nostra quotidianità. Questo perché alcuni titoli sono accusati di indurre alla violenza, o di avere contenuti estremamente espliciti.
Dibattito spinoso, che in questa sede non ci riguarda. Anche perchè, volendo ribaltare la situazione, basterebbe sfruttare un differente punto di vista: il mercato dei videogiochi nel 2020 ha raggiunto i 160 miliardi di dollari. Una cifra astronomica, costantemente aumentata nel tempo.
Questo vuol dire che i videogiochi piacciono, attirano, affascinano. Al pari – se non più – di altre classiche forme di intrattenimento. E questo è un dato di fatto, che oggi trova riscontro indipendentemente dall’età del videogiocatore.
Basti pensare ad una delle console più venduta di sempre, la Nintendo Wii, che nel 2016 superò le 100 milioni di vendite. Una cifra record, destinata ad essere superata solo nel 2020 dalla Playstation 4.
Longevità e tanta scelta: il successo della Wii
A differenza dei suoi principali competitor – la Playstation 3 e l’Xbox 360 – la Nintendo Wii riuscì ad imporsi nonostante sembrasse in netto svantaggio. Una storia che accade spesso con le console di casa Nintendo, che sembrano partire in difficoltà per poi sbaragliare, lentamente, record e aspettative.
Rilasciata nel 2005 la Nintendo Wii si presentò al grande pubblico non solo come successore del Gamecube, ma anche come prima innovatrice del mercato: il fatto di sfruttare direttamente i movimenti umani in qualsiasi videogioco attirò gli appassionati di ogni genere.
L’iconico telecomando della console divenne quindi uno strumento multiuso: un’arma da puntare sui nemici, una torcia, una lancia, una palla da bowling. Ogni gioco sfruttava al meglio la mobilità della nuova console, che riuscì ad accaparrarsi diversi titoli importanti e garantire così alte aspettative.
L’intuizione giusta ed una cospicua quantità di titoli permise alla console di prosperare, e ci riuscì anche grazie alle aspettative annunciate per il futuro. Aspettative che, purtroppo, vennero disattese, contribuendo al lento declino della console.
Successivamente venne annunciato il successore della Wii, la Wii U, console che oltre a sfruttare il movimento era caratterizzata da un particolare controller dotato di schermo. Tale azzardo non riuscì a garantire i numeri della Wii, e solo con la nuova console, la Switch, la grande N è riuscita a riaffermarsi nel settore.
Funzioni multimediali e archiviazione esterna
Oltre al vasto numero di titoli disponibili, la Wii si presentava in maniera diretta, per la prima volta, come una “media station”. Era in grado di connettersi ad internet, di navigare con un browser web, di riprodurre video su servizi di streaming online, ma anche film o musica.
Si pose, insomma, come riproduttore multimediale a tutti gli effetti, e pur non disponendo di elevate compatibilità riuscì a far sfruttare a pieno anche questa condizione. L’utilizzo di applicazioni e la possibilità di installare servizi terzi riuscirono a dare una nuova linga alla console.
Tuttavia, questa non disponeva di una memoria interna particolarmente capiente. Per questo motivo è possibile collegare due tipologie di supporti esterni: una scheda secure digital ed un hard disk.
Aldilà dell’utilizzo illecito, è bene ricordare che la Nintendo Wii permetteva di scaricare i giochi direttamente dallo store online, e di archiviarli su un supporto locale. Un grande vantaggio per chi disponeva, già al tempo, di connessioni veloci.
Anche per questo motivo, e vista la vastità di titoli a disposizione, l’utilizzo di un hard disk esterno divenne una sorta di prassi. Diversi produttori iniziarono quindi a produrre dischi specifici, o comunque ottimizzati proprio per lavorare in sintonia con la console.
Toshiba ed i dischi compatibili
In realtà, come è già capitato di ribadire, non esistono hard disk specifici, ossia realizzati appositamente per la Nintendo Wii. Tanto è vero che la stessa Nintendo non solo non produsse mai prodotti del genere, ma decise di sfruttare una connettività universale: la classia Usb.
Ciò vuol dire, in altre parole, che ogni hard disk esterno collegabile tramite Usb è potenzialmente compatibile con la nostra console. Anche se non sempre è così, in quanto alcuni produttori includono particolari blocchi o software che ne impediscono la lettura da parte della console.
Uno dei brand pienamente compatibili con la console è la Toshiba, che dispone di una vasta gamma di periferiche esterne – dagli hard disk alle pen drive – perfettamente riconosciuti dalla Nintendo Wii.
L’unica particolarità alla quale bisogna fare attenzione è la connettività del nostro disco: evitate di scegliere standard obsoleti anche per la Wii, avendo accortezza di acquistare una usb 2.0 o anche 3.0, che tuttavia non potrete sfruttare al massimo delle sue potenzialità.